Renata Pepicelli, Università di Pisa
Ğihād e donne: ri-significazioni semantiche, re-interpretazioni teologiche e nuove forme dell’agency femminile
Nelle ultime decadi il termine ğihād appare posto sempre più in relazione alle donne da prospettive anche molto diverse e contrastanti tra loro: dal progressismo liberale al neo-tradizionalismo, dal post-islamismo all’estremismo violento. Gender jihad (ğihād del genere), ğihād al-nisāʼ (ğihād delle donne), ğihād al-nikāh (ğihād del matrimonio, ğihād sessuale/delle relazioni) sono alcune delle terminologie che testimoniano la grande pluralità di usi e di significati semantici oggi attribuiti a tale termine e che raccontano di significativi passaggi teologici nell’interpretazione e nell’uso del termine ğihād. Nelle fonti islamiche classiche sono infatti poche le evidenze di una relazione specifica delle donne con il ğihād, in particolare in ambito militare, e su di esse non vi è accordo unanime tra gli studiosi.